Brevissimo post per segnalare due eventi robotici.
Il primo evento è il completamento del Gundam in dimensioni reali e come ha detto il sensei Tomino "peccato solo che non si muova"!!
Gundam 1/1 (il link è del blog Gunjap)
L'altro evento è il concorso Mechanical rage of the Year (dal sito MR dell'amico Tetsuya!):
Mroty
Bene, auguri a tutti e ci sentiamo l'anno prossimo (....il fantascientifico 2012)!!!
venerdì 23 dicembre 2011
lunedì 19 dicembre 2011
La Fantascienza nei wargames: intervista con l'editore!!
Visto che ci stiamo occupando di fantascienza nei wargames, il post di oggi è un’intervista, la terza, all’editore di Dadi&Piombo, la più nota rivista italiana di wargames, Lorenzo Sartori.
Ciao Lorenzo, puoi darci qualche notizia biografica?Ciao a tutti i lettori di FeC. Sono nato a Brescia nel 1967, ma da sempre sono cremasco. Sono laureato in giurisprudenza e di lavoro faccio: il giornalista e il game designer.
Dadi&Piombo, puoi dirci quando e come è nata?
C’è stato un primo inizio attorno al 1998, sottoforma di Fanzine. Infatti ogni giocatore, club, hobbysta, poteva scrivere un articolo sui wargames. Io raccoglievo tutti questi articoli, e ne davo una copia ad ogni referente di club che a sua volta fotocopiava e distribuiva la fanzine….si non c’era internet!
E poi?
Poi, nel 2000, si è arrivati a dover decidere se chiudere, per il troppo lavoro, oppure se accettare la sfida e farla diventare una rivista…alla fine ho scelto la seconda strada.
Nel tempo anche la rivista ha avuto una sua evoluzione e si è migliorata, è diventata tutta a colori e dal 2005 al 2011 è stata bilingue.
Ah perché non lo è più?
No, da questo numero, a causa dei nuovi costi, raddoppiati, richiesti dalle Poste Italiane per le spedizioni all’estero, è diventato impossibile venderla. Costa di più la spedizione che l’abbonamento annuale!!
Incredibile!!
Appunto, e visto che comunque di riviste del settore in inglese non mancano, ho deciso di tornare a farla solo in italiano. Speriamo di recuperare la perdita del mercato estero con un aumento degli abbonati italiani, visto che comunque la rivista mantiene gli standard raggiunti.
Certo che con la “crisi”….
Eh esatto, speriamo….
Non hai pensato ha fare per l’estero solo qualcosa in pdf ad esempio?
Si, ma anche le traduzioni costano parecchio. Per cui non penso di applicare questo tipo di vendita per DeP.
E per il futuro di DeP cosa ci dici?
Per ora spero che regga, poi ho in mente qualcosa per Impetus.
Ecco, parliamo di Impetus, il tuo regolamento per wargame storici. E’ decisamente uno dei più innovativi, dinamici e interattivi regolamenti storici sul mercato no?
Esatto, è nato proprio per quello!
Qualche dettagli in più?
L’ho pubblicato nel 2008. Si tratta di simulare battaglie tattiche cioè usando interi eserciti, dall’antichità al medioevo, più varianti per altri periodi storici.
E’ stato tradotto in 4 lingue e ci sono parecchi supplementi: anche uno fantasy e uno di fantascienza!!
Ecco a questo volevamo arrivare! Cosa ci dici?
Impetus scifi si chiama Konkordia, è ancora in fase di sviluppo. Posso dirvi che è un wargame pensato per squadre, ma con ogni miniatura che rappresenta se stessa….un po’ alla 40k per intenderci.
L’ambientazione è su un pianeta, Concordia appunto, su cui l’umanità è giunta attraverso il ritrovamento di una tecnologia aliena precipitata sulla Terra. Sul pianeta arrivano alcune multinazionali per colonizzarlo, ma ovviamente la concordia fra i coloni finisce presto e la guerra si scatena anche su Konkordia!
Ah però, davvero interessante! Complimenti, seguiremo sicuramente il progetto!!
E per finire, del tuo gioco skirmish (wargame con poche miniature-nda), Smooth & Rifled cosa ci puoi dire?
E’ un wargame che si può ambientare dal ‘700 al ‘900. E’ già sia in Inglese che in Italiano. Sarà in pdf e chi lo compra, acquisterà anche tutti i futuri aggiornamenti.
Che bella idea! Altro da dirci?
Sto pensando di far nascere anche una Impetus magazine, visto che è già parecchio conosciuto anche all’estero e il materiale in lingua non manca. Ma usando, come per Smooth& Rifled la vendita di pdf.
Grazie Lorenzo, e ricordiamo ai lettori che possiamo trovarti alla convention Dadicom di San Marino il 12 e 13 maggio (peccato non sia più a Crema, sob!!), di cui sei organizzatore ufficiale e l’anno prossima anche al Milano Wargames 2012 di Novegro il 25 e 26 febbraio (http://milanowargames.blogspot.com).
By Sanchez
Riferimenti:
giovedì 8 dicembre 2011
La fantascienza nei wargames: parliamo di tutti gli altri!
Nel post precedente abbiamo visto che nel mondo la società numero uno produttrice di wargames di fantascienza (e fantasy) in scala 28/30 mm è la britannica Games Workshop.
In questo post vediamo chi sono i suoi concorrenti, o almeno quelli che ci provano e che sono ancora attivi, infatti alcune ditte nel passato ci hanno provato ma hanno miseramente fallito.
C'è da tener presente che molte società concorrenti sono di proprietà di persone che hanno lavorato o che ancora lavorano con la GW.
La prima che cito è la Prevateer Press che produce bellissime miniature, con tanto di propri giochi e regole. L'ambientazione di solito è fantasy e fra i suoi giochi quello più scifi è del genere steampunk.
Ecco il sito:
privateerpress
La cosa da notare è che producono anche un gioco con miniature pre-dipinte di cui hollywood ha già acquisito i diritti per un film:
monsterpocalypse
Altra ditta interessante, e nata un paio d'anni fa me in netta espansione è la Mantic Games. I suoi wargames sono chiaramente derivati da quelli della GW:
manticgames
Un'altra ditta importante per grandezza e per quantità di miniature scifi prodotte è la Reaper. C'è da dire che in questo caso le sue minias vengono usate più spesso per i giochi di ruolo:
reapermini
Adesso passo ad un veloce elenco di ditte più piccole. Alcune oltre a fare miniature molto belle, hanno anche sistemi di gioco propri:
infinitythegame queste minias sono ispirate all'opera del giapponese Masamune Shirow
mercsminis davvero belle;
pig-iron-productions
sciborminiatures
hfminis
urbanwarthegame
consortium-univers strane basette esagonali;
studiomcvey
sodapopminiatures totalmente nippon-style;
em4miniatures
Infine ricordo le miniature dedicate alla saga di Hammer's Slammers:
hammers-slammers
copplestonecastings
oldcrowmodels
Nonostante la lista sia lunga in italia si vede poco o niente oltre alla GW, ma questo per problemi di distribuzione, e sicuramente l'assurda crisi economica attuale non fa sperare bene per il futuro.
Alle poche ditte italiane dedicherò un post in futuro.
By Sanchez
sabato 3 dicembre 2011
La fantascienza nei wargames: parliamo dei numeri 1.
Come ho scritto nel post su MaK, dal Giappone (dove la fantascienza viaggia attraverso anime e manga) si è diffuso il modellismo di fantascienza, di tipo "Gundamico" in primis. Il modellismo fantascientifico di tipo più occidentale invece ha avuto la sua spinta maggiore da Star Wars.
Dagli anni '80 però ha cominciato a diffondersi tra noi folli fantascientifici il modellismo di scifi legato ai wargames.
In questo post vi accenno all'azienda britannica numero 1 al mondo che produce questi "giochi intelligenti": la Games Workshop.
Nata alla fine degli anni '70 da alcuni soci tra cui il più noto è Steve Jackson (inventori di vari giochi in scatola), da allora ha continuato a mietere successi grazie ai suoi due wargames principali: Warhammer (fantasy) e Warhammer 40000 (Scifi) ideati all'inizio da Rick Prestley. E non dimentichiamoci che hanno anche un wargames su "il signore degli anelli".
Il segreto del successo della GW sta forse nel fatto di aver saputo puntare fin da subito alla fidelizzazione del cliente e al fatto di non mollare mai l'idea di hobby, ma seguendo il compratore in ogni sua attività legata ai prodotti GW. Con queste idee sempre ben chiare, e fondamentali, visto che la concorrenza che non le ha seguite ha dovuto soccombere, sono cresciuti nel tempo fino ad avere un vero e proprio franchising di negozi monomarca GW, quindi una propria distribuzione, e dando la possibilità comunque anche ad altri di vendere i propri prodotti, in più internet ha permesso loro di vendere, ovviamente, in tutto il mondo.
Una vera azienda globale (anche se i giocatori di solito si lamentano tra le altre cose dei prezzi troppo alti dei suoi prodotti).
E come potete vedere dai loro siti col tempo i prodotti, e i giochi, sono aumentati. Adesso hanno, oltre ai 3 principali, anche altri wargames minori, poi una rivista, libri, i videogames, e hanno pure prodotto un film in CG.
Quello che a me piace di più è il gioco scifi detto in gergo 40K, non tanto per il regolamento, quanto per la saga mostruosamente complessa ad esso dedicata (e addirittura comprende anche quello fantasy che infatti si svolge su un pianeta all'interno dell'universo fittizio di 40k).
Questa storia è ambientata nell'anno 40.000, circa, e l'umanità si sta espandendo nell'universo, dove però deve scontrarsi con tante razze aliene, compresi demoni del caos, che la vorrebbero annienatare, il tutto con un tocco gotico (del tipo che per far funzionare alcune macchine ci vuole la preghiera giusta!!). Ci sono anche parecchi libri, sempre della GW, che descrivono storie ambientate in questo mondo; la cosa davvero notevole è che i toni di questi romanzi riescono ad andare dal comico all'horror, dalla hard scifi al grottesco.
In Italia, nazione in cui i giochi intelligenti sono di nicchia, direi che sono gli unici ad avere un buon successo, proprio per l'organizzazione capillare in crescita sul territorio. Altri produttori, forse per problemi legati alla distribuzione, non riescono a sfondare.
Nel "villaggio globale" in cui viviamo direi che l'unica cosa che manca oggi alla GW sia di arrivare a hollywood, ma diamole tempo!!
Se ne volete sapere di più ecco il loro sito:
games-workshop ma cercate anche sulla wikipedia italiana,
lexicanum sito dedicato a 40k (inglese)
By Sanchez
giovedì 24 novembre 2011
Furia fanta-modellistica: Mechanical Rage, intervista con il webmaster!
Eccoci alla seconda intervista di Fantascienza & Co.
Stavolta parliamo di fantascienza nel modellismo e nel collezionismo (nerd/geek/otaku è il nostro paradiso!!) con Tetsuya, il webmaster del sito "italiano di resistenza modellistica":-)
Il mio vero nome, come ormai molti sanno, è Marco e sono nato a Roma nel 1974.
Come hai scoperto il mondo dei robottoni?
L'ho scoperto quando avevo circa 4 anni. Ricordo che guardavo Goldrake su Rai2 su un piccolo televisore in bianco e nero. Poi, più o meno contestualmente all'acquisto di televisore a colori arrivarono gli altri: il Grande Mazinga, Jeeg, Capitan Harlock, Heidi, ecc. Ricordo che non me ne scappava nessuno e con Gundam cominciai ad apprezzare la qualità di una trama ben costruita. Interi pomeriggi passata a mangiare panini con la nutella mentre impazzivo davanti allo schermo :)
Come è nato MR, quando e perché?
La storia di Mechanical Rage parte da lontano. Il sito è nato il 27/02/2000. Quindi ormai è online da 11 anni. Mechanical Rage è nato dopo pochissimi mesi di navigazione a 56k. Collezionavo già da un pò model kit di Gundam (i gunpla), ma non conoscevo nessuno con la mia stessa passione. All'epoca in rete esisteva un solo sito italiano dedicato a questo argomento: Sogni di Gundam dell'amico Stephen. Così decisi di provare a creare qualcosa che mi aiutasse a trovare appassionati come me. Ma oltre ad una sezione modellistica, decisi di ampliare il sito anche al collezionismo. Il sito nel tempo è cresciuto molto, è diventato famoso e dato lo spunto ad altri siti molto belli.
Qualche progetto per il futuro?
Molti...forse troppi. Purtroppo il tempo scarseggia, ma non mi arrendo :) Posso dire che al momento sto realizzando un piccolo restyling del sito con delle implementazioni sulle singole pagine che renderanno tutto più interattativo.
Inoltre a breve ci potrebbero essere delle collaborazioni con altri siti dedicati al modellismo.
Le idee sono tantissime, ed è mia intenzione ridare nuova vita a Mechanical Rage. Per far questo, insieme ad alcuni amici, proveremo a realizzare qualcosa di innovativo. Penso che ormai tutti i siti e i forum si somiglino e, per spezzare questo schema, vorrei realizzare qualcosa che esca fuori dai binari classici (tempo permettendo).
Grazie per l'intervista. Alla prossima!By Sanchez
sabato 19 novembre 2011
Astronavi più veloci della luce!
La prima nota che segnalo oggi è una notizia scientifica di incredibile portata e cioè per la seconda volta all'Istituto di fisica nucleare nazionale, italiano, hanno misurato insieme al Cern, la velocità di alcuni neutrini e pare di nuovo che vadano più veloce della luce!
Questa è la news che vi segnalo da Le Scienze:
Neutrini superluminali, seconda conferma
Bene, di fronte a questo avvenimento la prima cosa che ho pensato è banale ma entusiasmante: se qualcosa va più veloce della luce allora è possibile anche costruire astronavi più veloci della luce!! W l'Enterprise!!!!
Finita l'esultanza mi sono accorto che l'importanza della notizia non è questa, ovviamente, ma risiede nel fatto che se le conferme continueranno, ci sarà da rivedere pesantemente tutto quanto deriva dalle teorie di Einstein, vi pare poco?
Dal punto di vista fantascientifico invece, seppur interessante, anche qui ammetto di preferire astronavi che, invece di viaggiare più veloci della luce, distorcano lo spazio per muoversi quasi istantaneamente da un punto A ad uno B, così da evitare i problemi spaziotemporali, noiosissimi! E' quello che si vede in Stargate per intenderci, ma che si vede anche in Starblazers.
Ed ecco la seconda notizia di oggi proprio al riguardo dell'anime nipponico Yamato (da noi noto come Starblazers), e cioè che ci sarà un nuovo film animato. Riporto la nota da Gundamuniverse:
Yamato nuovo film
Per chi non conoscesse bene la saga della Yamato vi posso dire in breve che:
1- l'autore è Leiji Matsumoto, creatore anche di Capitan Harlock e del mitico Danguard, il tutto a partire dagli anni '70;
2- Ad oggi sono state realizzate ben 3 serie animate da circa 26 episodi l'una, 6 film animati (OAV), 1 film "real", già opzionato da Hollywood.
Potete trovare molte notizie qui:
Tutto Starblazers in inglese
Io vi segnalo solo due punti di forza di questa longeva saga, e cioè il design delle astronavi che è di rara originalità. Si ok, a volte alcune cose paiono ingenuità, ma vi ricordo che noi nella realtà stiamo tornando ai missili!! E in secundis trovo fantastico il cattivone della prima serie, il Supremo Desslock che all'apparenza sembra il solito "malvagio perchè gli piace il male", e invece durante il passare delle serie si scoprirà che è solo una persona risoluta, che nolente a volte deve usare la forza per salvare il suo popolo e che invece, quando può essere buono e indulgente lo fa volentieri. A me non sembra banale, in fondo non sono stati così molti re e imperatori terrestri?
By Sanchez
venerdì 11 novembre 2011
Robot: novità dal giappone
Oggi 11/11/11, il post è dedicato, breviter, ai robot in particolare ad Asimo, il robot della Honda. Questo piccolo androide, che risale alla metà degli anni '80, ha raggiunto un livello di raffinatezza che mi ha davvero impressionato.
Vi invito a dare uno sguardo al video che trovate su Punto Informatico:
Asimo su PI
Sono d'accordo sul fatto che ai nipponici, visti i tragici eventi di Fukushima, robot del genere servano davvero, e forse anche in Italia, terra sismica, potrebbero fare molto comodo.
Insieme ad Asimo, anche robot guidati da remoto, ovvero droni, sono un'alternativa valida:
Telesar su the Verge
E alla Honda, hanno pure sperimentato con successo, un'unità di controllo di Asimo tramite il pensiero!
Speriamo che la crisi attuale non impedisca lo sviluppo di macchine così utili per soccorrere umani in difficoltà: anche il Dottor Asimov sarebbe contento di vedere un Asimo che soccorre qualcuno!
by Sanchez
sabato 5 novembre 2011
Film in arrivo: da paura!!!
Anche oggi due brevi segnalazioni cinematografiche.
La prima riguarda il quarto capitolo della saga di Underworld in arrivo all'inizio del prossimo anno.
Si chiamerà Underworld Awekening, e seguirà di nuovo le vicende della protagonista Selene, interpretata sempre dalla Beckinsale di cui colpisce sicuramente la recitazione!:-)
Lo segnalo perchè, sin dal primo film, mi ha colpito molto per l'orginalità con cui viene trattato il tema vampiresco e per l'idea che la guerra fra vampiri e licantropi, un tempo alleati, adesso si combatta con armi hitech più che con i soliti poteri sovrannaturali dei mostri.
Si insomma è agli antipodi di Twilight e per questo mi piace!!!!
Underworld Awakening qui trovate il trailer.....e spero di poter evitare il 3D che aborro!!!
La seconda segnalazione invece è per un film in arrivo l'anno prossimo e che ricorda un pò Paranormal Activity per la genialità dell'idea e cioè: cosa succederebbe se una notte la morte, o meglio le morti (detti Grim Reapers), venissero a prendersi un pò di umani!!??
Grim Night ecco il trailer realizzato con quattro soldi dai due ideatori tali Brandon Bestenheider, Allen Bey. E' così scattato l'interesse delle major di Hollywood e alla fine l'ha spuntata la Universal Picture con un bel milioncino di dollari.
Aspettiamo per i prossimi mesi un bel viral su questo film.
PS
Notizia dell'ultima ora, esce nelle sale il film "Il Domani che verrà", credo interessante.
il-domani-che-verrà trailer e info
By Sanchez
venerdì 28 ottobre 2011
Downloadare la mente?
In questo periodo sto seguendo il telefilm Caprica, sfortunato prequel di Galactica, e sono davvero intrigato dalle applicazioni tecnologiche che vengono proposte. In particolare viene mostrata una super versione della nostra internet, un pò come succede nel filone scifi del cyberpunk, in cui le persone davvero "vivono in un mondo parallelo".
Ma la cosa che più mi fa riflettere è l'idea che la mente di una persona possa essere scaricata in un superweb.
Ora, gli scienziati che studiano il cervello umano, si stanno spingendo sempre più a fondo nello scandagliare a livelli nanometrici la struttura cerebrale per comprenderne il funzionamento e quindi per arrivare a poter dire se la mente umana, e la coscienza, siano solo il risultato dell'attività della materia grigia oppure no. L'alternativa è che la coscienza sia il frutto dell'interazione fra il cervello e "qualcosa" di esterno.
Per ora l'ipotesi che viene ritenuta più plausibile è la prima, quella più deterministica. La seconda, che lascia aperte le porte all'esistenza dell'anima, è respinta quasi totalmente dalla scienza ufficiale, ma alcuni studi, come quelli del dott. Pim Van Lommel sulle esperienze di pre-morte, non permettono di escluderla del tutto.
Sta di fatto che se venisse verificata la prima, potrebbe essere più "fattibile" in futuro, l'idea di fare un backup della nostra mente su un "supporto" informatico e quindi di renderci praticamente immortali, perchè la nostra essenza potrebbe passare da un "supporto" ad un altro.
Ecco quindi che le due ipotesi convergono in un'unica soluzione: l'immoratlità della coscienza.
Beh, buon All Hallows' Even a tutti.
By Sanchez
Ma la cosa che più mi fa riflettere è l'idea che la mente di una persona possa essere scaricata in un superweb.
Ora, gli scienziati che studiano il cervello umano, si stanno spingendo sempre più a fondo nello scandagliare a livelli nanometrici la struttura cerebrale per comprenderne il funzionamento e quindi per arrivare a poter dire se la mente umana, e la coscienza, siano solo il risultato dell'attività della materia grigia oppure no. L'alternativa è che la coscienza sia il frutto dell'interazione fra il cervello e "qualcosa" di esterno.
Per ora l'ipotesi che viene ritenuta più plausibile è la prima, quella più deterministica. La seconda, che lascia aperte le porte all'esistenza dell'anima, è respinta quasi totalmente dalla scienza ufficiale, ma alcuni studi, come quelli del dott. Pim Van Lommel sulle esperienze di pre-morte, non permettono di escluderla del tutto.
Sta di fatto che se venisse verificata la prima, potrebbe essere più "fattibile" in futuro, l'idea di fare un backup della nostra mente su un "supporto" informatico e quindi di renderci praticamente immortali, perchè la nostra essenza potrebbe passare da un "supporto" ad un altro.
Ecco quindi che le due ipotesi convergono in un'unica soluzione: l'immoratlità della coscienza.
Beh, buon All Hallows' Even a tutti.
By Sanchez
lunedì 24 ottobre 2011
Un paio di notizie scifi
Questa settimana vi segnalo solo una paio di novità.
La prima è un ottimo programma tv che mi ha segnalato Jacknife, e mannaggia a me che me ne sono accorto solo adesso:
Wonderland
davvero meritevole...se poi avessero bisogno di un conduttore....sapete come contattarmi!:-)
La seconda segnalazione invece è per un concorso molto interessante:
Concorso Stella Doppia
su dai partecipate, chissà quante storie nel cassetto avete!!!
Beh, noi di Nooversum ci saremo!
By Sanchez
La prima è un ottimo programma tv che mi ha segnalato Jacknife, e mannaggia a me che me ne sono accorto solo adesso:
Wonderland
davvero meritevole...se poi avessero bisogno di un conduttore....sapete come contattarmi!:-)
La seconda segnalazione invece è per un concorso molto interessante:
Concorso Stella Doppia
su dai partecipate, chissà quante storie nel cassetto avete!!!
Beh, noi di Nooversum ci saremo!
By Sanchez
domenica 16 ottobre 2011
Maschinen Krieger: quando i modellini fanno una storia.
Il post di oggi è dedicato ad una bellissima serie di fantascienza chiamata Maschinen Krieger o Ma.K. , nata attorno al 1980 per opera del maestro Kow Yokoyama.
Devo fare una premessa: in giappone il modellismo è un hobby diffusissimo, non è di nicchia come da noi, per questo pullulano le riviste di settore. Addirittura il modellista per riviste è una vera e propria professione (un po’ come il “mecha designer” altra professione incredibile che solo in giappone poteva esserci!!).
E’ stato proprio su una rivista di questo tipo, Hobby Japan, che il sensei Yokoyama iniziò a pubblicare alcuni suoi modellini di fantascienza con i quali raccontava brevi scene di quella che chiamò inizialmente SF3D.
Ispirata sia a modelli reali delle due guerre mondiali, sia a film come Star Wars e Blade Runner ( e diciamo anche a qualche anime come Dorvack e ispirando poi altri maestri del modellismo come Kazuhisa Kondo e Makoto Kobayashi), la serie ebbe così tanto successo che la ditta Nitto iniziò a produrre modellini in plastica dei Ma.K., grazie poi al fatto che Yokoyama stava realizzando una smisurata serie di disegni e modellini.
Purtroppo una causa legale fra la rivista HJ e la Nitto, bloccò la produzione dei modellini fino agli anni 90, periodo in cui finalmente a Kou fu riconosciuto il diritto d’autore sull’opera che, abbandonato il nome di SF3D, prse il nome con cui è nota oggi cioè MA.K. Zbv3000 (e i modellini sono prodotti ora da due note case modellistiche: la Wave e la Hasegawa)
Ma di cosa parla MA.K.?
In breve: attorno all’anno 2800 la IV guerra mondiale (quindi ce n’è stata una terza?) ha annientato la Terra. Ma l’umanità è sopravvissuta e si è sparsa nello spazio. Verso il 3000, la Federazione Galattica, scopre che la Terra è rinata ed è abitabile.
Quindi la Federazione decide di ripopolarla, ma oltre ai primi coloni, si concentrano sulla Terra anche molti criminali e disertori, che le forze di polizia locale non riescono a controllare. Viene deciso quindi di instaurare la SDR (Strahl Democratic Republic) che governi il pianeta. La SDR provvede quindi a militarizzare tutte le zone abitate usando la propria Legione Straniera, togliendo il controllo ai governi locali che si erano dati i coloni. Oltre a ciò, cominciano a comparire campi di detenzione in cui finiscono non solo i criminali ma anche cittadini comuni contrari a questa dittatura. Nasce quindi l’ Earth Independent Provisional Government che dichiara la sua indipendenza dalla SDR.
Inizia così la guerra fra la Legione Straniera della SDR e il Independent Mercenary Army del EIPG.
In questa guerra si utilizzano armi molto avanzate: le Armored Fighting Suit ovvero le Tute Corazzate da Battaglia (o PKA Panzer Kampf Anzung come vengono chiamate dalla SDR).Queste AFS sono dotate di laser, armi queste usate poi anche da robot, carri armati, mezzi aerei (alcuni con tecnologia antigravità) e astronavi.
La cosa più singolare di questa bella saga di fantascienza è che ad oggi sono stati realizzati alcuni libri con qualche breve fumetto, altri con scene fatte con i modellini, alcuni filmati brevissimi. C’è anche una lunga timeline che ha qualche errore dovuto alla traduzione in inglese.Ma di anime, manga, film o romanzo per ora non è stato ancora fatto nulla. Speriamo che il maestro Yokoyama riesca quanto prima a raccontarci una storia di questa sua fantastica opera.
Chiudo con alcuni link di interesse:
I mak di krueger negli Articles c'è anche una bella timeline;
By Sanchez
venerdì 30 settembre 2011
Cloverfield 2 ? No Aladygma: intervista con l'autore!
Nel 2008, qualche mese dopo l’uscita nei cinema del film Clovefield, comparve sul web una pagina nera con alcuni simboli. Tale pagina ricordava il qualche modo la pagina nera comparsa per prima sul sito ufficiale del film.
Molti, me compreso, abboccarono all’amo e pensarono subito, anche per un certo tamtam sul web, che si trattasse di Cloverfield2.
Ci sbagliavamo tutti infatti da quella pagina sarebbe partita la “Aladygma experience”, per usare una terminologia alla Abrams.
Andate sul sito Aladygma e per chi non lo sapesse, selezionate “seleziona tutto” e cliccate sui rettangolini bianchi…
Ringraziandolo anticipatamente, qui di seguito trovate una breve intervista IN ESCLUSIVA MONDIALE (!), al creatore di Aladygma: Jafeth Mariani.
Ciao Jafeth, ci puoi dire qualcosa di te?
Mi fa piacere se scrivi qualcosa di me oltre che di Aladygma : sto studiando psicologia, ho 42 anni, sono esperto di online marketing e dipingo anche :D
Sbaglio o Aladygma adesso è un po’ fermo?
Aladygma è stato un successone alla partenza ma così grande che non sono più riuscito a tenere le redini, siccome non guadagnavamo niente ed eravamo in 2, e siccome l´altro aveva più bisogno di soldi di me, abbiamo dovuto fare una lunga pausa che in pratica dura fino ad oggi.
Visto che sono anch’io uno dei gonzi che ha pensato che Aladygma fosse in realtà cloverfield2, mi puoi dire come è nato?
Come è nato: ho visto Cloverfield il film, e mi sono detto, chiesto, cosa succede se metto su una pagina VUOTA e metto in giro delle voci? Ne ho parlato con questo mio amico. Io sono esperto di online marketing e lui è più esperto in programmazione.
Abbiamo incominciato a mettere su una specie di trama e abbiamo messo in giro delle voci. Costruito una pagina nera e vuota dove solo c´era scritto: ALADYGMA- le voci che abbiamo messo in giro erano del tipo: di che si tratta? sarà un nuovo film?
A quel punto qualcuno - un giornalista-ha pensato che fosse -potrebbe essere- Cloverfield e lo ha scritto sul suo sito canadese.
Da lì in poi sono arrivate tantissime visite, migliaia al giorno, e allora abbiamo aperto il famoso blog di Thomas Dahlem, che spiegava la sua storia, di studente che arrivava in Austria e gli accadevano cose strane collegate al sito di Aladygma.
Sul sito sono apparsi lentamente dei simboli, o foto, o altro che si collegavano a questa storia. la storia si autocreava poi seguendo i pensieri della gente che scriveva sui vari forum. cioè seguivamo le domande e le curiosità, le cose più interessanti le abbiamo colte per allargare la storia,renderla dinamica e interattiva, ceato gruppi interattivi su facebook con cose da svolgere e segreti da scoprire,missioni varie come una mappa segreta che abbiamo praticamente tagliato a pezzi e dato un pezzo a ogni sito che lo pubblicasse. Quindi abbiamo in questo modo dato ad altri siti la possibilità di ricevere parecchie visite perchè migliaia di persone volevano sapere come si espandeva la mappa ecc.
Abbiamo incominciato a mettere su una specie di trama e abbiamo messo in giro delle voci. Costruito una pagina nera e vuota dove solo c´era scritto: ALADYGMA- le voci che abbiamo messo in giro erano del tipo: di che si tratta? sarà un nuovo film?
A quel punto qualcuno - un giornalista-ha pensato che fosse -potrebbe essere- Cloverfield e lo ha scritto sul suo sito canadese.
Da lì in poi sono arrivate tantissime visite, migliaia al giorno, e allora abbiamo aperto il famoso blog di Thomas Dahlem, che spiegava la sua storia, di studente che arrivava in Austria e gli accadevano cose strane collegate al sito di Aladygma.
Sul sito sono apparsi lentamente dei simboli, o foto, o altro che si collegavano a questa storia. la storia si autocreava poi seguendo i pensieri della gente che scriveva sui vari forum. cioè seguivamo le domande e le curiosità, le cose più interessanti le abbiamo colte per allargare la storia,renderla dinamica e interattiva, ceato gruppi interattivi su facebook con cose da svolgere e segreti da scoprire,missioni varie come una mappa segreta che abbiamo praticamente tagliato a pezzi e dato un pezzo a ogni sito che lo pubblicasse. Quindi abbiamo in questo modo dato ad altri siti la possibilità di ricevere parecchie visite perchè migliaia di persone volevano sapere come si espandeva la mappa ecc.
Aladygma si tramutò sempre più da "forse-cloverfield2" in una propria storia originale.
E poi ci sono stati i fumetti.
Qualcuno si è offerto per il fumetto, un disegnatore che ha anche lavorato per Bonelli, (TEX) ...interviste in tv ....ma ad un certo punto sono arrivate tante di quelle visite, e interazione era al 100% - io ero 24 ore al computer e non guadagnavo niente perché il problema era che volevamo stare segreti per non rovinare il mistero, solo che in questo modo era duro fare - trovare pubblicità o metodi di guadagno.
E quindi cosa è successo?
Qualcuno si è offerto per il fumetto, un disegnatore che ha anche lavorato per Bonelli, (TEX) ...interviste in tv ....ma ad un certo punto sono arrivate tante di quelle visite, e interazione era al 100% - io ero 24 ore al computer e non guadagnavo niente perché il problema era che volevamo stare segreti per non rovinare il mistero, solo che in questo modo era duro fare - trovare pubblicità o metodi di guadagno.
E quindi cosa è successo?
Rimasto praticamente solo ho dovuto con grande tristezza - ci avevo proprio messo tanto "cuore" - mettere un punto e aspettare un lampo di genio. L´idea era di scrivere la storia in un libro cosa che avrei anche iniziato ma non messo a termine.
Ora se le cose vanno bene e mi riesco a trovare un pò di pace economica e di tempo, finirò il libro.
Quindi adesso le cose vanno un po’ meglio?
Dopo Aladygma, ho avuto parecchie proposte di lavoro nel campo dell´online marketing - dove ho potuto in parte sfruttare questa esperienza enorme con Aladygma, a cui devo quindi molto.
Quindi riassumendo, Aladygma è stato un sito, un blog e un gioco di ruolo a cui si sono aggiunti un fumetto e un romanzo collettivo, giusto?
Sito, blog di thomas dahlem e gioco di ruolo, esatto.
Il fumetto è stata una breve parentesi non portata avanti e il libro lo sto scrivendo. Il romanzo per il momento NON è più collettivo, per problemi logistici ma è comunque il riassunto di tutte le proposte che mi hanno fatto e di tutte le idee che sono anche arrivate nel tempo dagli appassionati di Aladygma.
Ma quindi la trama che segue Aladygma qual'è, mi sono un po’ perso?
I frammenti della mappa indicavano, una volta trovati tutti, il tratto di strada che thomas doveva fare , cioè prendere il traghetto per arrivare in grecia. Sul traghetto avrebbe poi incontrato personaggi che lo inseguivano, e un mostro marino che poi grazie ai fans di Aladygma è stato sconfitto.
La storia che sto scrivendo parte dal futuro, dove uno scienziato pazzo controlla il mondo perchè il mondo va avanti praticamente solo grazie alle sue invenzioni, di cui in parte detiene ancora il potere.... e quindi non si può fare a meno di lui, ... nello stesso tempo costretto a nascondersi perchè ricercato e odiato ...perchè per realizzare le sue invenzioni ha fatto viaggi nel passato nei quali ha fatto subire torture innimaginabili a popoli interi... - questa discrepanza lo ha ammalato - egli nel cercare di risolvere questa situazione insopportabile ma soprattutto cerca una specie di elisir per la sua malattia, si ritrova a fare viaggi nel passato per costringere personaggi vari quali Thomas Dahlem, lo studente, a portargli questo elisir, ingarbugliando la sua vita e costringendolo a combattere mostri del passato e del futuro e a mettere a rischio la vita di chi più gli è caro. Quindi qui entrano in campo tutte le cose che Thomas ha incontrato nella storia di Aladygma, il sito, gli alieni e mille altre cose.
La storia che sto scrivendo parte dal futuro, dove uno scienziato pazzo controlla il mondo perchè il mondo va avanti praticamente solo grazie alle sue invenzioni, di cui in parte detiene ancora il potere.... e quindi non si può fare a meno di lui, ... nello stesso tempo costretto a nascondersi perchè ricercato e odiato ...perchè per realizzare le sue invenzioni ha fatto viaggi nel passato nei quali ha fatto subire torture innimaginabili a popoli interi... - questa discrepanza lo ha ammalato - egli nel cercare di risolvere questa situazione insopportabile ma soprattutto cerca una specie di elisir per la sua malattia, si ritrova a fare viaggi nel passato per costringere personaggi vari quali Thomas Dahlem, lo studente, a portargli questo elisir, ingarbugliando la sua vita e costringendolo a combattere mostri del passato e del futuro e a mettere a rischio la vita di chi più gli è caro. Quindi qui entrano in campo tutte le cose che Thomas ha incontrato nella storia di Aladygma, il sito, gli alieni e mille altre cose.
Ultima domanda un po’ scontata, Abrams o qualcuno del suo staff ti hanno contattato?
No, Abrams non mi ha mai contattato,mi dispiace deluderti.
Peccato, mi spiace per loro! Beh Jafeth per ora grazie mille di tutto e se posso lancio un classico:
a tutti i fan di Aladygma, se volete sapere qualcosa di più scrivetemi, girerò le vostre domande a Jafeth.
By Sanchezgiovedì 22 settembre 2011
Viral Marketing...che roba è?
Oggi vi voglio esporre alcune informazioni sul viral marketing, soprattutto perché viene spesso applicato ad opere di fantascienza….e vi anticipo che su questo argomento ci sarà anche una sorpresa finale!!!!
Per prima cosa: cos’è il viral marketing??
La mia risposta, senza andare a leggere su wikipedia, è la seguente definizione:
per viral marketing si intende una forma pubblicitaria, in genere di un’opera letteraria o cinematografica, basata su una specie di passa-parola informatico sul web. Se poi, come per le leggende metropolitane, alcune notizie vengono date “per vere e reali”, la pubblicità sull’opera ci guadagna ancora di più.
Di certo c’è che, a volte, è più geniale il viral marketing che l’opera stessa oggetto di tale pubblicità.
Ma facciamo qualche esempio.
I primi due casi che mi vengono in mente sono film di qualche hanno fa:
Blair Witch Project e Paranormal Activity. Soprattutto il primo iniziò a diffondersi proprio come una leggenda metropolitana, cioè come se la storia del film fosse vera e sul web in moltissimi ci abboccarono come trote con la vaniglia.
Pur non avendo idea di chi possa essere stato il primo ad inventare il VM, ritengo che un antesignano involontario sia stato H.P.Lovecraft. Infatti, il padre del mito di Cthulu e affini, si inventò per la sua saga, l’ormai famoso grimorio intitolato “Necronomicon”. Bene, nonostante durante un’intervista avesse ammesso di esserselo inventato, moltissimi suoi lettori non gli credettero e continuarono a cercare per le librerie del mondo il libro maledetto. Il bello è che ancora oggi c’è chi si ostina a pensare che esista davvero!
Veniamo ora a quello che è riconosciuto, non solo da me, un vero genio del VM: JJ Abrams.
Si ancora lui!!!
Il fantasioso regista è una vera volpe nell’usare ogni mezzo del web pur di lanciare i suoi film.
Addirittura grazie al viral marketing è riuscito a creare un legame tra molte delle sue opere, tanto che ormai molti parlano dell’esistenza di un “Jjverse”, un universo fittizio in cui si collocano i suoi film e i suoi serial, come se tutti facessero parte di una grande saga.
Ecco gli esempi.
Durante le prime stagioni di Alias, creò il sito di una finta bevanda energetica:
bevanda che comparirà poi anche in Cloverfield (per questo film è più indicata la magnesia visto il mal distomaco che fa venire a molti il modo “real time” in cui è stato girato!), Star Trek e persino in Heroes (che è prodotto da amici di JJ).
La Slusho è prodotta dalla Tagruato Corp. Di cui c’è il sito, ovviamente:
E questa azienda compare di nuovo nell’ultimo film di Star Trek (2009).
La Tagruato è forse anche responsabile della comparsa del mostro di Cloverfield, il cui film inizia con una prima immagine in cui è presente il logo di un’altra azienda farlocca ovvero la Dharma, perno di quell’assurdità mentale che è stato Lost in cui il viral marketing “alla JJ” ha raggiunto livelli impressionanti con ben 3 campagne tipo la “Lost experience” in cui i giocatori/spettatori dovevano cercare, attraverso indizi sul web, quali fossero gli obiettivi della Hanso Foundation, altra finta società presente in Lost.
Giusto per non smentirsi, anche in una delle ultime fatiche di JJ, il serial Fringe (che per ora sto apprezzando) i personaggi a volte sorseggiano la Slusho. E anche per Fringe il VM non manca, tanto che durante la prima stagione apparve, durante eventi pubblici tipo le partite di football, uno dei protagonisti e cioè il misterioso “Osservatore”. E anche in Fringe c’è una finta-vera-società:
Sorprendente vero?
Anche l’ultimo film di Abrams, Super 8, ha avuto la sua bella campagna virale, iniziata, come per Cloverfield, con siti su cui trovare informazioni sulla trama del film, e cioè:
sul sito ufficiale di Super 8 comparvero immagini che portavano al sito:
da qui digitando la stringa .PRINT RSCOM8 si accedeva ad un documento pdf che rimandava ad un altro sito:
Da cui partivano altri giochi e rebus vari.
Ultima considerazione, come in Star Trek anche il Super 8, il mostro assomiglia parecchio a quello di Cloverfield…sarà un caso?
Come promesso all’inizio ho una sorpresa per voi:
nonostante questo sia un piccolo blog, e pure appena nato, il prossimo post sarà un’intervista (in esclusiva MONDIALE!!!) al creatore della campagna viral "Aladygma", collegata proprio a Cloverfield!!!
sabato 17 settembre 2011
Quale saga scifi vorreste vedere al cinema? Wishlist
Ecco la wishlist delle saghe che il "gruppo" vorrebbe vedere trasposte al cinema:
Tetsuya: Dune (nuova versione riveduta e corretta!)
Orko: Harry Turtledove (Worldwar)
Fabio "Jacknife": David Gerrold (Il Viaggio dello Star Wolf e Le Utlime Ore di Shaleen)
Ben Bova (Orion, La vendetta di Orion, Orion e la morte del tempo, Orion and the Conqueror - non tradotto in italia - , Orion tra le stelle)
Christopher Hinz (Il risveglio del Paratwa, Generazione Paratwa e L' invasione dei Paratwa).
Ringrazio gli autori dei suggerimenti e invito comunque tutti ad inviare, anche più avanti, qualche altro suggerimento....si sa mai che qualcuno, grazie a Fb o al blog, si accorga di queste grandi storie di fantascienza (altro che Battaglia Navale!!!!!!).
Tetsuya: Dune (nuova versione riveduta e corretta!)
Orko: Harry Turtledove (Worldwar)
Fabio "Jacknife": David Gerrold (Il Viaggio dello Star Wolf e Le Utlime Ore di Shaleen)
Ben Bova (Orion, La vendetta di Orion, Orion e la morte del tempo, Orion and the Conqueror - non tradotto in italia - , Orion tra le stelle)
Christopher Hinz (Il risveglio del Paratwa, Generazione Paratwa e L' invasione dei Paratwa).
Ringrazio gli autori dei suggerimenti e invito comunque tutti ad inviare, anche più avanti, qualche altro suggerimento....si sa mai che qualcuno, grazie a Fb o al blog, si accorga di queste grandi storie di fantascienza (altro che Battaglia Navale!!!!!!).
giovedì 8 settembre 2011
Quale saga scifi vorreste vedere al cinema?
Qualche giorno fa nel nostro gruppo su facebook (che qualcuno mi spieghi come faccio a linkarlo nel blog), si discuteva del fatto che una casa di produzione semisconosciuta vorrebbe riportare, sul piccolo schermo, una nuova serie di Star Trek.
La mia prima reazione è stata: ancora? Qualcosa di nuovo no?
Poi mi sono in parte ricreduto visto in primis il flop di Enterprise et in secundis l'attuale assoluta mancanza di serial spaziali in tv.
Quindi qui di seguito vi cito quali sono le saghe o le grandi storie che mi piacerebbe vedere al cinema, in una o due trilogie ovviamente!!!
Parto subito con l'opera letteraria che ritengo sopra ogni altra: tutto Asimov!!!!
Venendo più nello specifico gradirei molto vedere la saga della Fondazione (dell'Impero e dei Robot). Fino a qualche mese fa si vociferava che avesse intenzione di provarci Roland Emmerich (quello di 2012 per intenderci) ma "fortunatamente" ha poi cambiato idea, e io non mi dispero di certo!
Resto a consolarmi guardando in tv ogni tanto Io Robot con Will Smith: film "casualmente" ispirato ad un libro di Asimov. Si ok non è il massimo ma a me in fondo come film in sè non dispiace. Oppure all'Uomo Bicentenario con Robin Williams, carino ma non legato alla saga della Fondazione.
E adesso viene il problema, perchè ci sono talmente tanti autori bravi e talmente tanti libri belli che mi riesce davvero difficile, e qui ovviamente attendo il contributo di tutti per compilare una bella listona!
Intanto escluderei opere di cyberpunk, tanto Matrix c'è già e pare arriverà anche la trilogia dello Sprawl di Gibson, per cui capitolo chiuso direi.
Veniamo alla hard scifi.
Il primo che mi viene in mente è Joe Haldeman con il suo bellissimo Guerra Eterna (forse già opzionato da qualcuno) e magari vedrei bene anche un rifacimento serio di Fanteria dello Spazio e anche, già che ci siamo, La luna è una severa maestra, entrambi di Heinlein.
Il secondo che cito è uno scrittore moderno: Peter Hamilton. I suoi libri non li ho ancora letti perchè non ho ancora la collezione completa, ma la saga sulla Crisi della Realtà per me merita attenzione.
Per terzi cito due autori le cui opere vedrei bene meglio trasposti in serial televisivi, sto parlando delle saghe di Honor Harrington di David Weber e degli Hammer's Slammers di David Drake.
Bene passo la palla a voi, pubblicherò qui di seguito le vostre wishlist! Grazie a tutti.
giovedì 1 settembre 2011
Real robot: a che punto siamo
Nella fantascienza, soprattutto quella del grande schermo, ultimamente uno dei must insieme alle astronavi, agli alieni e alle armi a raggi, ci sono sicuramente i real robot.
Quello che voglio esplorare con questo post è a che punto siamo nella realtà con i real robot.
Ma cosa si intende per real robot? Questo termine trae origine dall'animazione giapponese, che per prima ha introdotto i robot pilotati da umani. Con il tempo c'è stata una suddivisione, credo dovuta ai fan, fra i Super Robot, ovvero quelli dalla meccanica più fantasiosa (vedi i nagaiani tipo Mazinga) con ad esempio arsenali di armi infiniti, da quelli detti Real Robot con una meccanica un pò più realistica (da Gundam in poi) tanto che ad esempio, hanno armi che esauriscono i colpi.
Se pensiamo a Gundam è giusto ricordare che l'autore e regista Y. Tomino, prese ispirazione per il suo Gundam dal termine Fanteria Spaziale Mobile contenuto nel romanzo Fanteria dello Spazio di R. Heinlein. In questo romanzo la FSM è dotata di una super-tuta che permette al fante di volare nello spazio e nell'atmosfera ed ha armamenti incredibili. Il Gundam è definito appunto Mobil Suit, cioè Tuta Mobile, alta 18 m!!
In sostanza quello che distingue un real robot ( detto in occidente anche Mecha o Mech), da una super tuta, o esoscheletro potenziato, sono esclusivamente le dimensioni.
Come dicevo all'inizio, ultimante si sono visti molti rr o super tute nel cinema hollywodiano, ricordiamo a titolo di esempio: gli Apu di Matrix, l'esoscheletro alieno in District 9 e la AMP suit di Avatar. Del passato ricordiamo, perchè mi piacciono molto, i Camminatori Imperiali di Star Wars e il Lifter di Alien 2. Come ultimo cito Iron Man che è davvero spettacolare!!!
E nella realtà si vede qualcosa di queste fanta-tecnologie?
Liberiamo subito il campo dicendo che di Real Robot c'è poco o nulla, forse perchè più che un difetto di tecnologia, ancora non si è colto a cosa servirebbero. O forse perchè i militari per il momento sono più interessati agli esoscheletri.
Veniamo quindi a questi ultimi il cui utilizzo invece è chiarissimo: in battaglia, nei cantieri o nelle aziende e come mezzi di assistenza per chi ha perso l'uso delle gambe.
Cito quindi di seguito quelli che al momento vengono sviluppati:
- l'Hulc, a scopo bellico, sviluppato dalla Berkeley Univ. e dalla Lockeed Martin
- l'esoscheletro del consorzio Sarcos/Raytheon
- l'esoscheletro HAL, solo a scopo civile, del consorzio Cyberdyne/Tsukuba University
A parte l'ultimo che forse può essere acquistato solo da ospedali giapponesi, gli altri sono ancora in fase di studio, quindi le previsioni che venivano fatte alle fine degli anni '90 di vedere queste "powered suit" prodotte in grandi quantità, per uso sia civile che militare, nei primi anni 2000 sono notevolmente sbagliate.
Di nuovo si parla di attendere 5-10 anni per vederle diffondersi...mah, vedremo!
In fondo per aver un super soldato o un super lavoratore potrebbe bastare la pillola giusta: blu o rossa?!
E in Italia? Beh penserete tutti, cari lettori, che qui in Italia non ci sia nulla di tutto ciò, e invece, con vostra grande sorpresa c'è un prototipo abbastanza avanzato in studio dall'Inail:
Incredibile vero?
Vi lascio con una bella immagine in cui si paragona un Hulc ad una Armored Fighting Suit (PKA abbreviato in tedesco) di Maschinen Krieger...ma di questa ultima saga vi parlerò in un prossimo post.
By Sanchez
sabato 27 agosto 2011
Fantasy estivo
Mercoledi scorso ho visto al cinema il film "Conan il Barbaro" e per quanto il protagonista assomigli molto al personaggio descritto nei libri, e nonostante gli ottimi scenari sullo sfondo, la storia risulta abbastanza stramba, con tante scene a volte slegate tra loro. Peccato, soprattutto perchè Conan ha sullo sfondo un intero mondo ben descritto che poteva essere sfruttato molto meglio, soprattutto ai nostri giorni in cui è sempre più diffusa l'idea, fra i produttori cinematografici, che non basta un film per raccontare a fondo una storia, ma ce ne vogliono almeno 3 o più (anche se poi il movente di solito è quello finanziario, ma facciamo finti che fra i produttori ci siano anche degli appassionati di cinema e libri..).
Tra l'altro Conan è uno dei primi romanzi, o saga, fantasy che ho letto da ragazzo, apprezzando non solo quelli dello scrittore originale R.E.Howard ma anche di quelli successivi come ad esempio L. Sprague De Camp.
Devo dire che il mio rapporto con il genere fantasy negli anni è migliorato nel senso che più il tempo passa e più mi rendo conto che in paesi come l'italia, dove si legge poco, generi di nicchia come la fantascienza e il fantasy si devono spalleggiare a vicenda. E visto che alla fine sono storie di uomini e delle loro avventure, indipendentemente dal fatto che impugnino una spada laser o d'acciaio, tanto vale leggere entrambe i generi: l'importante è che sia un buon libro!
Opere come quelle di Tolkien, o dei più recenti Martin e Brooks, tanto per citarne un paio molto in auge, sono certamente da tenere presenti. Per non parlare della Rowling di Harry Potter: un personaggio che, come lo Sherlock Holmes di Conan Doyle, è diventato un archetipo!
Tra i nostrani segnalo Licia Troisi, di cui ammetto di non aver letto assolutamente nulla, ma che visto il successo dovrebbe scrivere abbastanza bene. Attendo dai lettori notizie e pareri al riguardo.
Quindi buona lettura fantasy di questa fine estate!
By Sanchez
martedì 23 agosto 2011
Fantapolitica....o quasi!
Le notizie allarmanti sui mercati e sulla possibile nuova crisi economica in arrivo, ma speriamo di no perché sarebbe più definitiva e devastante di quella del 2008, mi hanno fatto tornare in mente un serial di qualche anno fa che mi è piaciuto molto: Jericho.
Consigliatissimo a chi è particolarmente interessato a storie basate su “complotti”.
ATTENZIONE SPOILER
In questo telefilm, ambientato i giorni nostri, si narra la storia di Jericho, un’ipotetica cittadina media americana (Kansas) sconvolta da un avvenimento epocale (peggiore del 9/11!) che accade, guarda caso, di nuovo a settembre: una serie di attacchi terroristici nucleari alle maggiori città USA.
Già la sigla è interessante perché si sente un segnale morse che tradotto fornisce notizie sulla trama della puntata.
La storia inizia durante le prime fasi delle esplosioni atomiche, quindi si vedono agire i vari protagonisti all’interno di questa città e ovviamente all’inizio la trama è incentrata sulla riorganizzazione e sulla sopravvivenza della popolazione.
In particolare lo spettatore non sa nulla più dei personaggi su quanto succeda al di fuori di Jericho e di una cittadina vicina New Bern a causa dell’interruzione delle comunicazioni dovute agli impulsi emp causati dalle esplosioni.
Nel frattempo però, grazie anche alla presenza in città di un misterioso agente governativo dedito a contrastare i terroristi, si riesce ad avere uno sguardo più ampio sulla situazione degli USA.
L’agente Hawkins infatti si è infiltrato fra i terroristi ed è riuscito a nascondere uno degli ordigni nucleari grazie al quale vuole dimostrare che si tratta di un complotto.
Così si scopre che:
- le città americane colpite dagli attacchi nucleari sono 23
- gli ex-USA adesso sono divisi in 3 entità politiche, gli USA (Stati Uniti d’America a est con capitale Columbus), gli ASA (Stati Alleati d’America a ovest con capitale Cheyenne) e il Texas rimasto indipendente
- il governo di Cheyenne all’inizio soccorre Jericho attraverso una società la Jennings & Rall (che guida anche i mercenari della Ravenwood) non è così “pulito”.
Alla fine infatti si scopre che proprio loro, quelli della J&R insieme ad alcuni membri dell’ex governo, hanno tramato ed eseguito gli attentati, per poi ricostruire tutto (ricorda forse la Halliburton in cui ha lavorato l’ex vicepresidente Cheney?). Questo piano fallirà grazie ad Hawkins ed al protagonista, Jake Green, i quali riusciranno a portare la bomba nucleare in Texas, quindi, svelato il complotto, si darà inizio alla seconda guerra civile americana.
Ma cosa c’entra tutto questo con l’attuale crisi economica?
Bene, nella breve seconda stagione del serial, il neo-presidente degli ASA dirà qualcosa di molto interessante e cioè:
che a causa degli attentati, il debito pubblico degli Usa è stato azzerato…..!!!!!!!!!!
Quindi se la crisi attuale peggiorerà e contemporaneamente si manifesterà qualche evento incredibile, saprete a chi dare la colpa, forse agli stessi che hanno deciso di chiudere un serial con ascolti decenti ma dalla trama scomoda???^_^
By Sanchez
martedì 16 agosto 2011
Shuttle addio...e adesso?
Il 21 luglio 2011 si è conclusa l'ultima missione nello spazio dello space shuttle, come viene comunemente chiamato lo Space Transportation System: un piccolo taglio nel budget, un enorme passo indietro per l'umanità!! In verità pare che lo shuttle, per quanto riusabile, abbia avuto fin dall'inizio dei costi molto più alti di un sistema a missile "lancia e butta" come le soyuz russe, tanto per fare un esempio. Ed è infatti così che, nel nebuloso futuro prospettato dal presidente Obama, torneranno a muoversi gli USA nello spazio e cioè con un missile (della serie Atlas, con tecnologie derivate anche dai booster dello shuttle) e una capsula derivata dagli studi per il sistema, già defunto prima di partire, Constellation.
Il problema fondamentale è che al momento non sarà più possibile portare nello spazio uno strumento come il telescopio Hubble e probabilmente anche moduli di una certa grandezza per la ISS.
E per il futuro cosa si prospetta? Nel caso l'occidente si salvi da tracollo economico-finanziario, cosa non scontata, il futuro dello spazio negli USA dovrebbe essere appunto relegato al ritorno di un missile che spara una capsula nello spazio, come fanno sia i russi che i novelli astronauti cinesi. L'America poi ha deciso di affidarsi anche al mercato dei privati, che però ha un futuro ancora più incerto di quello che può essere un programma nazionale. E' comunque strano che in trent'anni la Nasa non sia riuscita a trovare un degno sostituto dell'STS.
Forse si aspettano un regalo da parte dei militari, Usaf in primis: in fondo lo shuttle lo desideravano più gli ambienti militari che la Nasa, e visto che ancora stanno studiando aereospazioplani, potrebbero anche stupirci. E' vero che qualche giorno fa la Darpa si è persa un Falcon (programma HTV-2), però è anche vero che si è saputo del recupero e del perfetto funzionamento del sistema x-37b, in pratica un piccolo shuttle non pilotato usabile per ricognizione e forse anche per bombardamento, che per circa nove mesi è rimasto nello spazio. Quindi di per sè l'idea di uno spazioplano non è ancora tramontata, soprattutto nelle menti dei militari che dai tempi del dopo guerra WWII, ammaliati dal progetto Sanger di Von Braun, passando poi per progetti come il Ragnarok, non hanno mai abbandonato l'idea di colpire dallo spazio e in brevissimo tempo, ogni possibile obiettivo sul pianeta terra.
Forse si aspettano un regalo da parte dei militari, Usaf in primis: in fondo lo shuttle lo desideravano più gli ambienti militari che la Nasa, e visto che ancora stanno studiando aereospazioplani, potrebbero anche stupirci. E' vero che qualche giorno fa la Darpa si è persa un Falcon (programma HTV-2), però è anche vero che si è saputo del recupero e del perfetto funzionamento del sistema x-37b, in pratica un piccolo shuttle non pilotato usabile per ricognizione e forse anche per bombardamento, che per circa nove mesi è rimasto nello spazio. Quindi di per sè l'idea di uno spazioplano non è ancora tramontata, soprattutto nelle menti dei militari che dai tempi del dopo guerra WWII, ammaliati dal progetto Sanger di Von Braun, passando poi per progetti come il Ragnarok, non hanno mai abbandonato l'idea di colpire dallo spazio e in brevissimo tempo, ogni possibile obiettivo sul pianeta terra.
E l'Europa? Per ora si accontenta di sfruttare passaggi dai russi e fino a poco tempo fa sugli shuttle appunto, oppure di usare il proprio programma Arianne. Però anche da noi l'idea di avere un aerospazioplano è tutt'ora allo studio grazie anche agli studi svolti in italia (!), in particolare due:
- il programma USV svolto dal CIRA http://usv.cira.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1&Itemid=12
- il programma IXV dell'ESA http://www.esa.int/SPECIALS/Launchers_Technology/SEMDPQ2PGQD_0.html
Speriamo che l'era degli spazioplani venga rilanciata in tempi relativamente brevi e che magari venga seguita dall'era delle colonie spaziali!
Image from Nasa site
By Sanchez
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