venerdì 11 novembre 2011
Robot: novità dal giappone
Oggi 11/11/11, il post è dedicato, breviter, ai robot in particolare ad Asimo, il robot della Honda. Questo piccolo androide, che risale alla metà degli anni '80, ha raggiunto un livello di raffinatezza che mi ha davvero impressionato.
Vi invito a dare uno sguardo al video che trovate su Punto Informatico:
Asimo su PI
Sono d'accordo sul fatto che ai nipponici, visti i tragici eventi di Fukushima, robot del genere servano davvero, e forse anche in Italia, terra sismica, potrebbero fare molto comodo.
Insieme ad Asimo, anche robot guidati da remoto, ovvero droni, sono un'alternativa valida:
Telesar su the Verge
E alla Honda, hanno pure sperimentato con successo, un'unità di controllo di Asimo tramite il pensiero!
Speriamo che la crisi attuale non impedisca lo sviluppo di macchine così utili per soccorrere umani in difficoltà: anche il Dottor Asimov sarebbe contento di vedere un Asimo che soccorre qualcuno!
by Sanchez
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3 commenti:
Asimo impressiona davvero..soprattutto perchè questa è la versione due..e c'è da chiedersi che farà la prossima versione..però nello stesso tempo siamo sicuri che verrà accettato un esercito di Asimo ?? Fin quando i robot appaiono servo meccanismi ho l'impressione che li accettiamo facilmente, ma superata una certa soglia di umanizzazione...non so Asimo è anche un pochino inquietante...
Rileggendo mi è parso di non essere stato chiaro..fin quando si tratta di una singola unita, amen, uno spettacolo della tecnica, ma un gran numero di Asimo, un'enorme numero di Asimo ? quale impressione sociale daebbero ?? Ecco cosa intendo..Soprattutto fuori da paesi che idolatrano la tecnologia come il Giappone.
Beh, per ora mi pare presto per avere certi timori. Ma visto che noi fantascientifici guardiamo avanti, nel caso davvero la tecnologia robotica continui sulla strada segnata da Asimo, l'importante è limitare il campo di azione dei robot ai lavori pericolosi, faticosi e pesanti, e quindi non pensare ad essi come sostituti in TUTTI i lavori umani, visto che già oggi di disoccupati umani ce ne sono parecchi.
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