venerdì 30 settembre 2011

Cloverfield 2 ? No Aladygma: intervista con l'autore!


Nel 2008, qualche mese dopo l’uscita nei cinema del film Clovefield, comparve sul web una pagina nera con alcuni simboli. Tale pagina ricordava il qualche modo la pagina nera comparsa per prima sul sito ufficiale del film.
Molti, me compreso, abboccarono all’amo e pensarono subito, anche per un certo tamtam sul web, che si trattasse di Cloverfield2.
Ci sbagliavamo tutti infatti da quella pagina sarebbe partita la “Aladygma experience”, per usare una terminologia alla Abrams.
Andate sul sito Aladygma e per chi non lo sapesse, selezionate “seleziona tutto” e cliccate sui rettangolini bianchi…
Ringraziandolo anticipatamente, qui di seguito trovate una breve intervista IN ESCLUSIVA MONDIALE (!), al creatore di Aladygma: Jafeth Mariani.
Ciao Jafeth,  ci puoi dire qualcosa di te?
Mi fa piacere se scrivi qualcosa di me oltre che di Aladygma : sto studiando psicologia, ho 42 anni, sono esperto di online marketing e dipingo anche :D


Sbaglio o Aladygma adesso è un po’ fermo?
Aladygma è stato un successone alla partenza ma così grande che non sono più riuscito a tenere le redini, siccome non guadagnavamo niente ed eravamo in 2, e siccome l´altro aveva più bisogno di soldi di me, abbiamo dovuto fare una lunga pausa che in pratica dura fino ad oggi.
Visto che sono anch’io uno dei gonzi che ha pensato che Aladygma fosse in realtà cloverfield2, mi puoi dire come è nato?
Come è nato: ho visto Cloverfield il film, e mi sono detto, chiesto, cosa succede se metto su una pagina VUOTA e metto in giro delle voci? Ne ho parlato con questo mio amico. Io sono esperto di online marketing e lui è più esperto in programmazione.

Abbiamo incominciato a mettere su una specie di trama e abbiamo messo in giro delle voci. Costruito una pagina nera e vuota dove solo c´era scritto: ALADYGMA- le voci che abbiamo messo in giro erano del tipo: di che si tratta? sarà un nuovo film?
A quel punto qualcuno - un giornalista-ha pensato che fosse -potrebbe essere- Cloverfield e lo ha scritto sul suo sito canadese.
Da lì in poi sono arrivate tantissime visite, migliaia al giorno, e allora abbiamo aperto il famoso blog di Thomas Dahlem, che spiegava la sua storia, di studente che arrivava in Austria e gli accadevano cose strane collegate al sito di Aladygma.

Sul sito sono apparsi lentamente dei simboli, o foto, o altro che si collegavano a questa storia. la storia si autocreava poi seguendo i pensieri della gente che scriveva sui vari forum. cioè seguivamo le domande e le curiosità, le cose più interessanti le abbiamo colte per allargare la storia,renderla dinamica e interattiva, ceato gruppi interattivi su facebook con cose da svolgere e segreti da scoprire,missioni varie come una mappa segreta che abbiamo praticamente tagliato a pezzi e dato un pezzo a ogni sito che lo pubblicasse. Quindi abbiamo in questo modo dato ad altri siti la possibilità di ricevere parecchie visite perchè migliaia di persone volevano sapere come si espandeva la mappa ecc.
Aladygma si tramutò sempre più da "forse-cloverfield2" in una propria storia originale.
E poi ci sono stati i fumetti.

Qualcuno si è offerto per il fumetto, un disegnatore che ha anche lavorato per Bonelli, (TEX) ...interviste in tv ....ma ad un certo punto sono arrivate tante di quelle visite, e interazione era al 100% - io ero 24 ore al computer e non guadagnavo niente perché il problema era che volevamo stare segreti per non rovinare il mistero, solo che in questo modo era duro fare - trovare pubblicità o metodi di guadagno.

E quindi cosa è successo?
Rimasto praticamente solo ho dovuto con grande tristezza - ci avevo proprio messo tanto "cuore" - mettere un punto e aspettare un lampo di genio. L´idea era di scrivere la storia in un libro cosa che avrei anche iniziato ma non messo a termine.
Ora se le cose vanno bene e mi riesco a trovare un pò di pace economica e di tempo, finirò il libro.
Quindi adesso le cose vanno un po’ meglio?
Dopo Aladygma, ho avuto parecchie proposte di lavoro nel campo dell´online marketing - dove ho potuto in parte sfruttare questa esperienza enorme con Aladygma, a cui devo quindi molto.
Quindi riassumendo, Aladygma è stato un sito, un blog e un gioco di ruolo a cui si sono aggiunti un fumetto e un romanzo collettivo, giusto?
Sito, blog di thomas dahlem e gioco di ruolo, esatto.
Il fumetto è stata una breve parentesi non portata avanti e il libro lo sto scrivendo. Il romanzo per il momento NON è più collettivo, per problemi logistici ma è comunque il riassunto di tutte le proposte che mi hanno fatto e di tutte le idee che sono anche arrivate nel tempo dagli appassionati di Aladygma.
Ma quindi la trama che segue Aladygma qual'è, mi sono un po’ perso?
I frammenti della mappa indicavano, una volta trovati tutti, il tratto di strada che thomas doveva fare , cioè prendere il traghetto per arrivare in grecia. Sul traghetto avrebbe poi incontrato personaggi che lo inseguivano, e un mostro marino che poi grazie ai fans di Aladygma è stato sconfitto.
La storia che sto scrivendo parte dal futuro, dove uno scienziato pazzo controlla il mondo perchè il mondo va avanti praticamente solo grazie alle sue invenzioni, di cui in parte detiene ancora il potere.... e quindi non si può fare a meno di lui, ... nello stesso tempo costretto a nascondersi perchè ricercato e odiato ...perchè per realizzare le sue invenzioni ha fatto viaggi nel passato nei quali ha fatto subire torture innimaginabili a popoli interi... - questa discrepanza lo ha ammalato - egli nel cercare di risolvere questa situazione insopportabile ma soprattutto cerca una specie di elisir per la sua malattia, si ritrova a fare viaggi nel passato per costringere personaggi vari quali Thomas Dahlem, lo studente, a portargli questo elisir, ingarbugliando la sua vita e costringendolo a combattere mostri del passato e del futuro e a mettere a rischio la vita di chi più gli è caro. Quindi qui entrano in campo tutte le cose che Thomas ha incontrato nella storia di Aladygma, il sito, gli alieni e mille altre cose.
Ultima domanda un po’ scontata, Abrams o qualcuno del suo staff ti hanno contattato?
No, Abrams non mi ha mai contattato,mi dispiace deluderti.
Peccato, mi spiace per loro! Beh Jafeth per ora grazie mille di tutto e se posso lancio un classico:
a tutti i fan di Aladygma, se volete sapere qualcosa di più scrivetemi, girerò le vostre domande a Jafeth.
By Sanchez

giovedì 22 settembre 2011

Viral Marketing...che roba è?

Oggi vi voglio esporre alcune informazioni sul viral marketing, soprattutto perché viene spesso applicato ad opere di fantascienza….e vi anticipo che su questo argomento ci sarà anche una sorpresa finale!!!!
Per prima cosa: cos’è il viral marketing??
La mia risposta, senza andare a leggere su wikipedia, è la seguente definizione:
per viral marketing si intende una forma pubblicitaria, in genere di un’opera letteraria o cinematografica, basata su una specie di passa-parola informatico sul web. Se poi, come per le leggende metropolitane, alcune notizie vengono date “per vere e reali”, la pubblicità sull’opera ci guadagna ancora di più.
Di certo c’è che, a volte, è più geniale il viral marketing che l’opera stessa oggetto di tale pubblicità.
Ma facciamo qualche esempio.
I primi due casi che mi vengono in mente sono film di qualche hanno fa:
Blair Witch Project e Paranormal Activity. Soprattutto il primo iniziò a diffondersi proprio come una leggenda metropolitana, cioè come se la storia del film fosse vera e sul web in moltissimi ci abboccarono come trote con la vaniglia.
Pur non avendo idea di chi possa essere stato il primo ad inventare il VM, ritengo che un antesignano involontario sia stato H.P.Lovecraft. Infatti, il padre del mito di Cthulu e affini, si inventò per la sua saga, l’ormai famoso grimorio intitolato “Necronomicon”. Bene, nonostante durante un’intervista avesse ammesso di esserselo inventato, moltissimi suoi lettori non gli credettero e continuarono a cercare per le librerie del mondo il libro maledetto. Il bello è che ancora oggi c’è chi si ostina a pensare che esista davvero!
Veniamo ora a quello che è riconosciuto, non solo da me, un vero genio del VM: JJ Abrams.
Si ancora lui!!!
Il fantasioso regista è una vera volpe nell’usare ogni mezzo del web pur di lanciare i suoi film.
Addirittura grazie al viral marketing  è riuscito a creare un legame tra molte delle sue opere, tanto che ormai molti parlano dell’esistenza di un “Jjverse”, un universo fittizio in cui si collocano i suoi film e i suoi serial, come se tutti facessero parte di una grande saga.
Ecco gli esempi.
Durante le prime stagioni di Alias, creò il sito di una finta bevanda energetica:
bevanda che comparirà poi anche in Cloverfield (per questo film è più indicata la magnesia visto il mal distomaco che fa venire a molti il modo “real time” in cui è stato girato!), Star Trek e persino in Heroes (che è prodotto da amici di JJ).
La Slusho è prodotta dalla Tagruato Corp. Di cui c’è il sito, ovviamente:
E questa azienda compare di nuovo nell’ultimo film di Star Trek (2009).
La Tagruato è forse anche responsabile della comparsa del mostro di Cloverfield, il cui film inizia con una prima immagine in cui è presente il logo di un’altra azienda farlocca ovvero la Dharma, perno di quell’assurdità mentale che è stato Lost in cui il viral marketing “alla JJ” ha raggiunto livelli impressionanti con ben 3 campagne tipo la “Lost experience” in cui i giocatori/spettatori dovevano cercare, attraverso indizi sul web, quali fossero gli obiettivi della Hanso Foundation, altra finta società presente in Lost.
Giusto per non smentirsi, anche in una delle ultime fatiche di JJ, il serial Fringe (che per ora sto apprezzando) i personaggi a volte sorseggiano la Slusho. E anche per Fringe il VM non manca, tanto che durante la prima stagione apparve, durante eventi pubblici tipo le partite di football, uno dei protagonisti e cioè il misterioso “Osservatore”. E anche in Fringe c’è una finta-vera-società:
Sorprendente vero?
Anche l’ultimo film di Abrams, Super 8, ha avuto la sua bella campagna virale, iniziata, come per Cloverfield, con siti su cui trovare informazioni sulla trama del film, e cioè:
sul sito ufficiale di Super 8 comparvero immagini che portavano al sito:
da qui digitando la stringa .PRINT RSCOM8 si accedeva ad un documento pdf che rimandava ad un altro sito:
Da cui partivano altri giochi e rebus vari.
Ultima considerazione, come in Star Trek anche il Super 8, il mostro assomiglia parecchio a quello di Cloverfield…sarà un caso?
Come promesso all’inizio ho una sorpresa per voi:
nonostante questo sia un piccolo blog, e pure appena nato, il prossimo post sarà un’intervista (in esclusiva MONDIALE!!!) al creatore della campagna viral "Aladygma", collegata proprio a Cloverfield!!!

sabato 17 settembre 2011

Quale saga scifi vorreste vedere al cinema? Wishlist

Ecco la wishlist delle saghe che il "gruppo" vorrebbe vedere trasposte al cinema:
Tetsuya: Dune (nuova versione riveduta e corretta!)
Orko: Harry Turtledove (Worldwar)
Fabio "Jacknife":  David Gerrold (Il Viaggio dello Star Wolf e Le Utlime Ore di Shaleen)
Ben Bova (Orion, La vendetta di Orion, Orion e la morte del tempo, Orion and the Conqueror - non tradotto in italia - , Orion tra le stelle)

Christopher Hinz (Il risveglio del Paratwa, Generazione Paratwa e L' invasione dei Paratwa).
Ringrazio gli autori dei suggerimenti e invito comunque tutti ad inviare, anche più avanti, qualche altro suggerimento....si sa mai che qualcuno, grazie a Fb o al blog, si accorga di queste grandi storie di fantascienza (altro che Battaglia Navale!!!!!!).

giovedì 8 settembre 2011

Quale saga scifi vorreste vedere al cinema?

Qualche giorno fa nel nostro gruppo su facebook (che qualcuno mi spieghi come faccio a linkarlo nel blog), si discuteva del fatto che una casa di produzione semisconosciuta vorrebbe riportare, sul piccolo schermo, una nuova serie di Star Trek.
La mia prima reazione è stata: ancora? Qualcosa di nuovo no?
Poi mi sono in parte ricreduto visto in primis il flop di Enterprise et in secundis l'attuale assoluta mancanza di serial spaziali in tv.
Quindi qui di seguito vi cito quali sono le saghe o le grandi storie che mi piacerebbe vedere al cinema, in una o due trilogie ovviamente!!!
Parto subito con l'opera letteraria che ritengo sopra ogni altra: tutto Asimov!!!!
Venendo più nello specifico gradirei molto vedere la saga della Fondazione (dell'Impero e dei Robot). Fino a qualche mese fa si vociferava che avesse intenzione di provarci Roland Emmerich (quello di 2012 per intenderci) ma "fortunatamente" ha poi cambiato idea, e io non mi dispero di certo!
Resto a consolarmi guardando in tv ogni tanto Io Robot con Will Smith: film "casualmente" ispirato ad un libro di Asimov. Si ok non è il massimo ma a me in fondo come film in sè non dispiace. Oppure all'Uomo Bicentenario con Robin Williams, carino ma non legato alla saga della Fondazione.
E adesso viene il problema, perchè ci sono talmente tanti autori bravi e talmente tanti libri belli che mi riesce davvero difficile, e qui ovviamente attendo il contributo di tutti per compilare una bella listona!
Intanto escluderei opere di cyberpunk, tanto Matrix c'è già e pare arriverà anche la trilogia dello Sprawl di Gibson, per cui capitolo chiuso direi.
Veniamo alla hard scifi.
Il primo che mi viene in mente è Joe Haldeman con il suo bellissimo Guerra Eterna (forse già opzionato da qualcuno) e magari vedrei bene anche un rifacimento serio di Fanteria dello Spazio e anche, già che ci siamo, La luna è una severa maestra, entrambi di Heinlein.
Il secondo che cito è uno scrittore moderno: Peter Hamilton. I suoi libri non li ho ancora letti perchè non ho ancora la collezione completa, ma la saga sulla Crisi della Realtà per me merita attenzione.
Per terzi cito due autori le cui opere vedrei bene meglio trasposti in serial televisivi, sto parlando delle saghe di Honor Harrington di David Weber e degli Hammer's Slammers di David Drake.
Bene passo la palla a voi, pubblicherò qui di seguito le vostre wishlist! Grazie a tutti.

giovedì 1 settembre 2011

Real robot: a che punto siamo

Nella fantascienza, soprattutto quella del grande schermo, ultimamente uno dei must insieme alle astronavi, agli alieni e alle armi a raggi, ci sono sicuramente i real robot.
Quello che voglio esplorare con questo post è a che punto siamo nella realtà con i real robot.
Ma cosa si intende per real robot? Questo termine trae origine dall'animazione giapponese, che per prima ha introdotto i robot pilotati da umani. Con il tempo c'è stata una suddivisione, credo dovuta ai fan, fra i Super Robot, ovvero quelli dalla meccanica più fantasiosa (vedi i nagaiani tipo Mazinga) con ad esempio arsenali di armi infiniti, da quelli detti Real Robot con una meccanica un pò più realistica (da Gundam in poi) tanto che ad esempio, hanno armi che esauriscono i colpi.
Se pensiamo a Gundam è giusto ricordare che l'autore e regista Y. Tomino, prese ispirazione per il suo Gundam dal termine Fanteria Spaziale Mobile contenuto nel romanzo Fanteria dello Spazio di R. Heinlein. In questo romanzo la FSM è dotata di una super-tuta che permette al fante di volare nello spazio e nell'atmosfera ed ha armamenti incredibili. Il Gundam è definito appunto Mobil Suit, cioè Tuta Mobile, alta 18 m!!
In sostanza quello che distingue un real robot ( detto in occidente anche Mecha o Mech), da una super tuta, o esoscheletro potenziato, sono esclusivamente le dimensioni.
Come dicevo all'inizio, ultimante si sono visti molti rr o super tute nel cinema hollywodiano, ricordiamo a titolo di esempio: gli Apu di Matrix, l'esoscheletro alieno in District 9 e la AMP suit di Avatar. Del passato ricordiamo, perchè mi piacciono molto, i Camminatori Imperiali di Star Wars e il Lifter di Alien 2. Come ultimo cito Iron Man che è davvero spettacolare!!!
E nella realtà si vede qualcosa di queste fanta-tecnologie?
Liberiamo subito il campo dicendo che di Real Robot c'è poco o nulla, forse perchè più che un difetto di tecnologia, ancora non si è colto a cosa servirebbero. O forse perchè i militari per il momento sono più interessati agli esoscheletri.
Veniamo quindi a questi ultimi il cui utilizzo invece è chiarissimo: in battaglia, nei cantieri o nelle aziende e come mezzi di assistenza per chi ha perso l'uso delle gambe.
Cito quindi di seguito quelli che al momento vengono sviluppati:
- l'Hulc, a scopo bellico, sviluppato dalla Berkeley Univ. e dalla Lockeed Martin
- l'esoscheletro del consorzio Sarcos/Raytheon
- l'esoscheletro HAL, solo a scopo civile, del consorzio Cyberdyne/Tsukuba University
A parte l'ultimo che forse può essere acquistato solo da ospedali giapponesi, gli altri sono ancora in fase di studio, quindi le previsioni che venivano fatte alle fine degli anni '90 di vedere queste "powered suit" prodotte in grandi quantità, per uso sia civile che militare, nei primi anni 2000 sono notevolmente sbagliate.
Di nuovo si parla di attendere 5-10 anni per vederle diffondersi...mah, vedremo!
In fondo per aver un super soldato o un super lavoratore potrebbe bastare la pillola giusta: blu o rossa?!
E in Italia? Beh penserete tutti, cari lettori, che qui in Italia non ci sia nulla di tutto ciò, e invece, con vostra grande sorpresa c'è un prototipo abbastanza avanzato in studio dall'Inail:
Incredibile vero?
Vi lascio con una bella immagine in cui si paragona un Hulc ad una Armored Fighting Suit (PKA abbreviato in tedesco) di Maschinen Krieger...ma di questa ultima saga vi parlerò in un prossimo post.
By Sanchez