venerdì 28 giugno 2013

World War Z: la recensione!



SPOILER WARNING!
Gerry (Brad) è un ex funzionario dell'ONU che di solito veniva spedito nelle zone "calde" del pianeta. Ritiratosi, si gode la sua bella famigliola. Un giorno fatidico però, mentre si recano in centro città (Filadelfia), devono fuggire da un'orda di infettati da un virus di rabbia-zombificante (che ricorda quello di 28 giorni dopo). Ormai è chiaro che il mondo è preda di questa orrenda malattia. I nostri comunque si salvano grazie all'intervento del vice-segretario dell'ONU, amico
di Gerry, che li fa portare su una nave militare. Una piccola flotta si è riunita a largo delle coste atlantiche per raccogliere superstiti, autorità e fare il punto della situazione.
A questo punto però Gerry, per evitare che la famiglia venga sbarcata in quanto "inutile" accetta di andare in missione per scoprire le cause del virus e cercare una cura. Per questo ultimo scopo verrà affiancato da un dottore esperto patologo. Questi, mentre sono sull'aereo diretto in sud Corea, spiega a Gerry come la natura agisca con le malattie... e per fortuna che lo fa infatti poco dopo lo sbarco muore per un banale incidente: il destino dell'umanità dipende dal baldo Pit!!! Tranquilli, lui comincia già qui ad intuire qualcosa. Per avere qualche indizio in più va allora in Israele, dove altre informazioni erano state raccolte da intercettazioni del Mossad. Oh mannaggia anche qui però gli zombi attaccano per cui il nostro eroe, con un altro indizio, anzi, con già la soluzione in tasca, decolla per un pelo su un jet civile e lo fa dirigere verso il più vicino centro di virologia del WHO, a Cardiff. Sul jet è accompagnato da una soldatessa israeliana a cui ha salvato la vita...mozzandole una mano morsa da un "rabbioso".
Le cose sul jet si mettono male perchè salta fuori il solito zombi che zombifica tutti i passeggeri tranne il dinamico duo che per tutta risposta fa saltare mezzo aereo, facendo volar fuori tutti i mostri. Ma ovviamente l'aereo si disintegra al suolo e ovviamente i nostri si salvano.
Arrivati al centro del WHO Gerry rivela al capo dell'equipe (l'italico Favino) che dagli indizi da lui raccolti (vediamo i flashback importanti dei suoi ricordi), gli zombi non attaccano chi è malato. Quindi, dopo aver affrontato altri zombi presenti nel centro, dopo essersi iniettato una malattia che non sappiamo, dopo aver dimostrato che la sua teoria è corretta, Gerry è il salvatore dell'umanità che ora sa come non farsi attaccare dai "rabbiosi" e quindi li può sterminare senza indugio.
Happy ending con Brad che ritrova la sua famiglia (che nel frattempo era stata spedita in un centro "sicuro" visto che lui era stato dato per morto e quindi i suoi famigliari non erano più considerati utili per stare sulla flotta in atlantico).

Il film è divertente, si può vedere tranquillamente e ,nonostante sia logico fin dall'inizio che Gerry sopravviva, gli zombi-rabbiosi-corridori mettono un'ansia bestiale. La trama non ha grossi buchi. Noto solo alcune piccole stranezze: la prima è che Brad riesca a mozzare una mano alla ragazza in un colpo solo. Ma anche ammettendo che sia possibile non mi risulta che una persona con una mano tagliata sopravviva senza una trasfusione e senza che le venga ricucito il moncherino e che non si infetti se non prende antibiotici. Eppure qui alla soldatessa vengono messe solo un paio di bende e allungate alcune mignon di vodka. Bah. L'ultima stranezza è che loro due sopravvivano all'incidente aereo visto che il velivolo non solo fa un atterraggio di emergenza, dopo che metà è saltato in aria, ma si schianta e si disintegra a terra. Va beh esigenze di copione.

So che è stato girato un finale del tutto diverso, ma a me questo sembra abbastanza in linea con il resto del film.
Leggo anche che non c'entra nulla con il libro. Beh qui il discorso è più ampio e io non vi voglio annoiare oltre, dico solo che non si riuscirà mai a tradurre un romanzo in un film perchè sono due media troppo diversi. Ci sarà più o meno coerenza fra le due opere, ma che ci sia una totale fedeltà lo ritengo impossibile. La struttura di un film e quella di un libro sono troppo diverse.
Sento già voci di sequel (1  o 2)  ma per me potrebbe anche finire qui.
By Sanchez

venerdì 21 giugno 2013

Fantafilm estivi 2013


Un breve post per segnalare in fantafilm usciti ed in uscita in questo periodo:
Oblivion
After Earth
Superman, man of steel
Star Trek: into darkness
e chiudo con 
World War Z
Direi che la "quantità" è ottima, sulla qualità invece lascio a voi proseguire negli innumerevoli commenti: non si può dire che i film di fantascienza non facciano discutere!...il che è sempre un bene!
Nel caso vogliate esprimere qualche opinione al riguardo di questi film inviate pure.

Ah, non c'entra nulla ma lo segnalo lo stesso:
11 settembre 1683 è un film storico che credo narri eventi molto interessanti, quindi rinfrescarsi la memoria è sempre un buon esercizio intellettuale.

...ah mi scuso con le lettrici per l'immagine di copertina di questo post, ma si, è proprio così, serve per attirare l'attenzione...e poi è estate e fa caldo e l'ormone va alle stelle^_^!
By Sanchez

giovedì 6 giugno 2013

Mondo9- La Recensione!


Ieri sera (02/06/2013) ho iniziato Mondo9, di Dario Tonani. L'ho finito in 4 ore - ininterrotte. 
Premessa: ODIO leggere una storia che contiene "idee tecnologiche", ma che non si prende la briga di spiegarle. Secondo me, come scrittore puoi permettertelo solo se hai le idee e lo stile di Adams (che comunque le sue spiegazioni le fornisce... folli, ma proprio per questo credibili nel loro contesto).
Oppure, se hai uno stile, un ritmo narrativo e una potenza espressiva tali da "costringere" il lettore a colmare questa "mancanza" con la sua fantasia. 
Tonani, con questo suo Mondo9, rientra in questa seconda categoria, e a pieno titolo.
E' stato un fuoriclasse nel creare, con pochissimi tratti, un intero universo fisico e psicologico, che comprende sia il mondo esterno, Mondo9 appunto, che il mondo interiore e relazionale di umani... e non.
Sa alimentare sapientemente le paure e fobie ataviche, riuscendo quasi magicamente a spingere il lettore a "far proprio" il suo incubo, e rendendolo così immediatamente credibile.
Riesce a rendere concreta e palpabile la paura, a rendere più terrorizzante ciò che si immagina rispetto a ciò che si vede, a far percepire la claustrofobia dei luoghi ma anche quella ben più terribile della mente.
Mondo9 ha una tale potenza espressiva che non riesco a paragonarlo ad altri romanzi, mi è più facile "viverlo" come un film. E per quanto detto sopra mi viene naturale accostarlo a due dei miei film preferiti da questo punto di vista: "Alien" e "The Cube".
Anche la struttura, formata da racconti legati da preludi e interludi, è intrigante e innovativa. Il fatto che sia stata dettata da un'esigenza "tecnica" (racconti già esistenti da legare assieme per l'opera unica) non sminuisce il risultato finale, che è organico e assolutamente perfetto; anzi, lo trovo ancor più geniale proprio per la difficoltà che vi stava alla base.
Personalmente, appena finito di leggere mi è venuta subito voglia di scrivere storie ambientate su Mondo9, e questo mi è capitato con pochissimi romanzi.
Io attendo con ansia Mondo9 2.0: se amate la buona scifi (per di più italiana), Mondo9 non può mancare nella vostra biblioteca o sul vostro eReader.



By Fabio Paulotto

PS 
Per chi può, c'è un appuntamento da non perdere (!)con Mondo9 e il suo autore Dario Tonani:
"Mondo9" al Festival della letteratura di Milano, sabato 8 giugno ore 17.00 - Con Franco Brambilla e Silvio Sosio, presso la sede della Delos Books, Piazza Bonomelli 6/4 (MI).