giovedì 28 novembre 2013

Thor: the dark world -la recensione!


SPOILER ASGARDIANI!
Ammetto che in questo periodo avrei preferito andare a vedere Ender’s game, e invece, visto che non è arrivato nel multisala sotto casa, mi è toccato l’ennesimo film di supereroi Marvel, Thor: the dark world. Beh, che culo direi, un gran film!!!
Eh si, merita proprio, ma andiamo per punti.
1-     Trama: il cattivone Malekith (omen nomen!) vuole usare il mistico liquido Aether per darkizzare l’universo, quando i 9 regni (dimensionali) saranno allineati. Non ci riesce ai tempi del nonno di Thor, allora ci riprova ai nostri giorni. Infatti i mondi si stanno riallineando, e la nostra Jane (amichetta di Thor), per sua sfortuna, mentre sta studiando tali allineamenti, viene “invasa” dal liquido. Thor quindi la porta ad Asgard per curarla, Malekith attacca e prima di essere respinto uccide la madre di Thor. Ora il biondone vuole andare sul pianeta di Malekith portando con se Jane, incurabile anche su Asgard, in modo che, una volta che l’elfo avrà estratto l’Aehter da Jane, Thor possa distruggere lui e la tetra sostanza. Per farlo però deve chiedere aiuto al fratellastro Loki, unico a sapere come uscire da Asgard che il padre Odino ha fatto sigillare. Siamo all’epilogo, il piano di Thor non funziona, Jane è libera ma l’elfo si è dopato con l’Aether. Quindi va sulla Terra, mondo di mezzo fra i nove regni, per infettarli, ma grazie agli strumenti di Jane, che dovevano servire a localizzare le anomalie da allineamento e invece vengono usati per crearle, Thor riesce a fa fuori il cattivone.
2-     Personaggi: c’è ancora molto di Shakespeare nei rapporti fra i personaggi (amore, rivalità, invidia, tradimento, etc), che qui vengono tratteggiati con più incisività. Loki, mostra un po’ di umanità rattristandosi per la morte dell’amata madre adottiva. In più pareva morto sul pianeta elfico, ma alla fine prende il posto di Odino (fino al prossimo film immagino). Thor invece è così onesto e generoso che potrebbero chiamarlo Capitan Asgard! Eppure non è più il fessacchiotto del primo film. In primis sa che non si deve fidare di Loki, e fa bene. In più si limita a rinunciare al trono in favore del suo amore per Jane, ma ammette anche che lo fa perché preferisce la vita del guerriero a quella del sovrano. In più è anche conteso fra Jane e Sif, che non sono certo due racchie!
3-     Atmosfera: oltre all'azione e alla tragedia, ci sono anche momenti di humor davvero spassosi!
4-     Scenari: spettacolari, davvero galattici. Bellissima poi la commistione fra fantasy e fantascienza, tra fucili a raggi e lance laser, tra mostri e astronavi. Fichissime, per fare un esempio,  le astro-barchette con cannoni gatling laser degli Asgardiani: mi hanno ricordato quelle dell’anime Moby Dick 5 ( attacco nostalgico).
5-     Infine parliamo un attimo dell’Aether. In una delle due scene post-titolidi coda (si avete letto bene, sono 2!!!), gli amici di Thor portano l’Aether sottratto al cattivone, ad un personaggio che chiamano il Collezionista. In tal modo lo terrano lontano dal Tesseract tenuto ad Asgard. Dal Collezionista veniamo a sapere che questi due oggetti fanno parte di una serie di 6 Gemme dell’Infinito (che fa un po’ Dragon ball). Ora, questo mi fa pensare che alla Marvel-Disney abbiano pianificato di far convergere tutti i film futuri in uno scontro finale fra buoni e cattivi per ottenere le 6 gemme che man mano compariranno nei vari film in uscita…un piano davvero diabolico per ottenere l’attenzione dei fan e la mia adesso ce l'hanno!!!
Quindi, per chiudere: consigliatissimo!
By Sanchez
NOTA
Mi accorgo solo ora che non ho recensito Iron Man 3: beh che dire, è Iron Man, quindi: imperdibile!!!

giovedì 21 novembre 2013

Mecha Design 3

Terza puntata relativa al mecha design. Vi agevolo mettendo qui le altre due:
mecha-design-2
mecha-design

Dei prossimi mecha designer di cui vi parlo, i primi due hanno lavorato a Gundam.
Il primo è Yutaka Izubuchi che, insieme ad un gruppo di altri professionisti del settore, è diventato famoso soprattutto per l'opera Patlabor e cioè portando i mecha in una realtà che è in pratica la nostra, cioè nella monotonia del quotidiano.



Il secondo è Shoji Kawamori ovvero il creatore (insieme allo studio Nue) della saga di Macross e dei suoi Variable Fighter VF.  Di questo autore apprezzo tantissimo una delle sue prima opere e cioè Crusher Joe (ma mi piace anche Dorvack), mentre ritengo abbia errato di brutto nel design dei Gundam GP 01/02, infatti non ha colto che i "Gundam" devono essere squadrati vs Zaku e company che invece devono essere tondeggianti. Detto ciò resta comunque uno dei mecha designer più importanti. Tanto più che Macross/Robotech si gioca alla pari il primato di "saga robotica numero 1" con l'epopea Gundamica.
Infine è doveroso ricordare un altro genio del mecha design è cioè Masamune Shirow, un vero maestro del cyberpunk giapponese (Ghost in the shell, Appleseed, etc.), noto, oltre che per certe "donnine", per la precisione con cui disegna armi e gadget tecnologici vari.


Con questo post chiudo la rapida carrellata sui Mecha/Real Robot e sui loro creatori.
Nella speranza che vi possa essere utile e che vi sia piaciuta, vi saluto.
By Sanchez

venerdì 8 novembre 2013

Mecha Design 2

Visto l'apprezzamento ricevuto per il primo post legato al mecha design:
mecha-design
proseguo l'argomento indicandovi alcuni tra i più noti mecha designer.
Solo una premessa: quasi tutti hanno collaborato ad un opera legata a Gundam, e quindi tutti sono debitori del lavoro di Kunio Okawara.

Il primo che vi cito è Hajime Katoki, diventato famoso per la saga Gundamica: Sentinel (di cui vi mostro il mitico Ex-S Gundam). Attualmente è uno dei Boss della Bandai, nonchè capo progetto della serie Gundam Unicorn, uno dei seguiti del primo Gundam.
Ex-S Gundam

Il secondo mecha designer che vi presento è Shinji Aramaki, noto come il Re delle Moto, questo perchè è abilissimo nel creare mecha che si trasformano in moto.
Di seguito alcuni esempi:
Mospeada moto

Mospeada Mecha