Il 21 luglio 2011 si è conclusa l'ultima missione nello spazio dello space shuttle, come viene comunemente chiamato lo Space Transportation System: un piccolo taglio nel budget, un enorme passo indietro per l'umanità!! In verità pare che lo shuttle, per quanto riusabile, abbia avuto fin dall'inizio dei costi molto più alti di un sistema a missile "lancia e butta" come le soyuz russe, tanto per fare un esempio. Ed è infatti così che, nel nebuloso futuro prospettato dal presidente Obama, torneranno a muoversi gli USA nello spazio e cioè con un missile (della serie Atlas, con tecnologie derivate anche dai booster dello shuttle) e una capsula derivata dagli studi per il sistema, già defunto prima di partire, Constellation.
Il problema fondamentale è che al momento non sarà più possibile portare nello spazio uno strumento come il telescopio Hubble e probabilmente anche moduli di una certa grandezza per la ISS.
E per il futuro cosa si prospetta? Nel caso l'occidente si salvi da tracollo economico-finanziario, cosa non scontata, il futuro dello spazio negli USA dovrebbe essere appunto relegato al ritorno di un missile che spara una capsula nello spazio, come fanno sia i russi che i novelli astronauti cinesi. L'America poi ha deciso di affidarsi anche al mercato dei privati, che però ha un futuro ancora più incerto di quello che può essere un programma nazionale. E' comunque strano che in trent'anni la Nasa non sia riuscita a trovare un degno sostituto dell'STS.
Forse si aspettano un regalo da parte dei militari, Usaf in primis: in fondo lo shuttle lo desideravano più gli ambienti militari che la Nasa, e visto che ancora stanno studiando aereospazioplani, potrebbero anche stupirci. E' vero che qualche giorno fa la Darpa si è persa un Falcon (programma HTV-2), però è anche vero che si è saputo del recupero e del perfetto funzionamento del sistema x-37b, in pratica un piccolo shuttle non pilotato usabile per ricognizione e forse anche per bombardamento, che per circa nove mesi è rimasto nello spazio. Quindi di per sè l'idea di uno spazioplano non è ancora tramontata, soprattutto nelle menti dei militari che dai tempi del dopo guerra WWII, ammaliati dal progetto Sanger di Von Braun, passando poi per progetti come il Ragnarok, non hanno mai abbandonato l'idea di colpire dallo spazio e in brevissimo tempo, ogni possibile obiettivo sul pianeta terra.
Forse si aspettano un regalo da parte dei militari, Usaf in primis: in fondo lo shuttle lo desideravano più gli ambienti militari che la Nasa, e visto che ancora stanno studiando aereospazioplani, potrebbero anche stupirci. E' vero che qualche giorno fa la Darpa si è persa un Falcon (programma HTV-2), però è anche vero che si è saputo del recupero e del perfetto funzionamento del sistema x-37b, in pratica un piccolo shuttle non pilotato usabile per ricognizione e forse anche per bombardamento, che per circa nove mesi è rimasto nello spazio. Quindi di per sè l'idea di uno spazioplano non è ancora tramontata, soprattutto nelle menti dei militari che dai tempi del dopo guerra WWII, ammaliati dal progetto Sanger di Von Braun, passando poi per progetti come il Ragnarok, non hanno mai abbandonato l'idea di colpire dallo spazio e in brevissimo tempo, ogni possibile obiettivo sul pianeta terra.
E l'Europa? Per ora si accontenta di sfruttare passaggi dai russi e fino a poco tempo fa sugli shuttle appunto, oppure di usare il proprio programma Arianne. Però anche da noi l'idea di avere un aerospazioplano è tutt'ora allo studio grazie anche agli studi svolti in italia (!), in particolare due:
- il programma USV svolto dal CIRA http://usv.cira.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1&Itemid=12
- il programma IXV dell'ESA http://www.esa.int/SPECIALS/Launchers_Technology/SEMDPQ2PGQD_0.html
Speriamo che l'era degli spazioplani venga rilanciata in tempi relativamente brevi e che magari venga seguita dall'era delle colonie spaziali!
Image from Nasa site
By Sanchez
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