Scusate ma oggi vi parlerò
di due disgrazie (che non vengono mai sole!) che mi sono appena capitate, ma ve
ne parlerò in termini fantascientifici ovviamente.
La prima riguarda la
scomparsa della nostra amata cagnolina Bea. E quando c’è di mezzo un decesso di
una persona cara, il mio pensiero va subito al grande interrogativo che accompagna l’umanità da sempre e cioè: c’è un Aldilà?
Come detto già in un
precedente post, le alternative sono due. La prima, condivisa dal 90% degli
scienziati del settore, dice che siamo solo macchine biologiche, quindi quando
ci spegniamo per noi non c’è più nulla. Quindi in sostanza noi siamo un po’
sfigati rispetto a chi verrà dopo di noi che magari potrà godere di una nuova
tecnologia in grado di spostare la coscienza su un supporto migliore, magari
eterno, rispetto al nostro attuale “supporto” biologico. Non dubito quindi che
ciò verrà fatto anche ai nostri amici animali.
La seconda ipotesi invece,
attualmente in studio, è condivisa, a spanne, da un 10% dei biologi, medici, neurologi,
filosofi, etc., una minoranza convinta che la coscienza non si riduca ad una
mera funzione biologica ma vada oltre e quindi ciò porta a credere che la
nostra “essenza” una volta sganciata dal corpo, possa entrare in altre
dimensioni. E visto che questo 10 % di scienziati tutt’ora sta effettuando
esperimenti al riguardo e che quindi una risposta definitiva non c’è, questa
ipotesi è quella che mi piace di più (forse perché più consolatoria e
“giusta”). Quindi mi piace pensare che anche i nostri amici a quattro zampe
abbiano un grado di coscienza tale da permettersi, perchè lo meritano, di
giungere in questa dimensione superiore, insieme a tutte le nostre persone care
che non ci sono più, qui. Perciò: Bea, arrivederci!
La seconda, e sicuramente
meno grave, disgrazia, è il risultato molto deludente della nostra
partecipazione (del mio amico Jacknife e mia) al concorso letterario Stella
Doppia. Ma non mi dispiace tanto il fatto di non essere riusciti ad accedere al
gruppo dei 5 (+3) finalisti, quanto il fatto che non sapremo mai in cosa
abbiamo toppato, anche su un'idea l'abbiamo. E neppure il confronto con quelli che verranno pubblicati sarà
esaustivo perché comunque subiranno un lavoro di editing restituendoci dei
racconti diversi da quelli d’origine. In più c’è un ulteriore dettaglio che mi
infastidisce e cioè che dai forum sembra che i finalisti si conoscano tutti fra
loro, generando in me l’idea del “premiamoci fra noi” che non è bello…ma
sicuramente mi sbaglio, la mia è tutta invidia. La prossima volta che
parteciperemo a questo concorso però magari ci premuniremo di un abbonamento
alla rivista Writer Magazine Italia…che
magari aiuta!:)
By Sanchez
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